I Laghi e la Vallata | Parco Archeologico Didattico del Livelet

I Laghi e la Vallata

Il Parco dei Laghi della Vallata

Il Parco dei Laghi della Vallata, all'interno del quale si trova il Parco Archeologico Didattico del Livelet, si estende nelle immediate vicinanze dei due bacini ed è caratterizzato da una ricca biodiversità.
Il Parco è un progetto congiunto dei comuni di Revine Lago e Tarzo che ha permesso la realizzazione di due anelli ciclo-pedonali attorno ai bacini lacustri, pannellistica informativa, un pontile galleggiante che collega la spiaggia del lido di Lago con il Parco del Livelet e un ponte di collegamento sul Canale delle Barche che simboleggia l’unione dei due Comuni.
Lungo il percorso sono presenti delle postazioni in cui è possibile fare esperienze di realtà aumentata con il proprio smartphone.

L'ideale per visitarlo è percorrere il sentiero ad anello di circa 8 km che si snoda in parte a contatto con le rive: il Parco Archeologico del Livelet è un ottimo punto di partenza e lungo il sentiero si incontrano diverse aree attrezzate.

Dall'ottobre 2021 i Laghi della Vallata si possono ammirare anche dalla BIG BENCH 181, una panchina gigante posta in una località panoramica sopra alla frazione di Lago.

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Approfondimento

Carta d’identità dei Laghi della Vallata

Lago di Lago (o di san Giorgio): lunghezza 1200 m, larghezza 300/500 m, profondità media 8 m
Lago di Santa Maria: lunghezza 1050 m, larghezza 250/500 m, profondità media 6.5 m
Quota media delle sponde: circa 225 m slm
Lunghezza “Canale delle Barche”: circa 200 m
Lunghezza torrente Piaveson: circa 300 m

I bacini lacustri

Il lago di Lago, o di San Giorgio, e il lago di Santa Maria sono i due bacini lacustri protagonisti di questo splendido territorio. La loro origine è glaciale e sono separati da un piccolo istmo di terra, attraversato da un canale artificiale chiamato “Canale delle Barche”, situato in una zona denominata “Stret”, a Colmaggiore di Tarzo. Proprio in quest’area sono stati effettuati i ritrovamenti archeologici datati fra il tardo Neolitico e l’inizio dell’Età del Bronzo a cui si ispirano le ricostruzioni del Livelet.

L’acqua che confluisce nei due laghi arriva principalmente dal torrente Piaveson e da diverse sorgenti carsiche, alcune delle quale sotterranee.
Il Piaveson è un piccolo torrente di origine carsica che nasce dalle Prealpi trevigiane e si getta nel lago di Lago; il suo regime dipende dalle precipitazioni, passando da periodi con totale mancanza d’acqua a momenti in cui la portata può toccare i 3 m cubi al secondo, contribuendo così alle esondazioni dei laghi.
L’unico emissario esistente è un canale artificiale, la “Tajada”, realizzato all’inizio del XV secolo per regolare il deflusso delle acque e controllare le esondazioni.
Tutta l’area è importantissima dal punto di vista naturalistico perché è un luogo di deposizione delle uova del rospo comune (Bufo bufo), specie rarissima e protetta a livello nazionale.

Un tesoro da proteggere

L’area dei laghi fa parte di un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) identificato con il codice IT3240014 “Laghi di Revine” dalla Direttiva “Habitat” (92/43/CEE). La Direttiva “Habitat” (92/43/CEE) ha istituito a livello europeo la Rete Natura 2000, che include le zone naturali protette e comprende anche le zone segnalate nella Direttiva “Uccelli” (79/409/CEE). Lo scopo del progetto è garantire la conservazione e la protezione della biodiversità, insieme alla sopravvivenza a lungo termine delle specie e degli habitat più vulnerabili. L’equilibrio delicato di questi luoghi è costantemente minacciato sia dalle attività dell’uomo, sia da alcuni fenomeni naturali e quindi necessita di una tutela costante e adeguata, nonché rispetto da parte di tutta la comunità.

Big Bench 181

Posizionata in località “Laste de Col”, nel Comune di Revine Lago, da cui è possibile ammirare uno splendido panorama sui Laghi della Vallata in ogni stagione. Si raggiunge in 15 minuti dalla chiesa della frazione di Lago e in 20 circa dal parco Archeologico del Livelet, con un percorso in salita che attraversa il bosco.

Il progetto si inserisce all'interno del BIG BENCH COMMUNITY PROJECT, fondato dal designer Chris Bangle, ideatore della prima panchina gigante a Clavesana, in Piemonte. Una volta che ci si siede su una di esse e si prova la sensazione di essere di nuovo bambini, davanti a panorami iconici e in compagnia di tutti gli amici e i familiari che la panchina può ospitare.
In Veneto le Panchine Giganti al momento sono due: quella di Lago è stata realizzata grazie al Comune di Revine Lago, ai volontari della Pro loco e da artigiani locali.
Al Parco Archeologico didattico del Livelet e all'Osteria al Barique sono disponibili i passaporti e i timbri ufficiali dell'iniziativa.

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